Spacciopoesia
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Progetto
Spaccio Poesia è un'idea semplice, semplicissima: stampo dei fogli contenenti mie poesie, li arrotolo, li chiudo con un nastro ed esco in strada invitando la gente a prenderli. Una semplicità che per me ha un peso, un prezzo e una destinazione. Il peso è l'energia necessaria a trasformare la folla che scorre muta e livida in un insieme di individui più sorridenti e leggeri, perché hanno potuto sperimentare un contatto diverso all'interno dei percorsi che fanno ogni giorno; il prezzo sono le ore di scrittura e le monetine che i passanti, trasformati in lettori, mi lasciano; la destinazione non c'è, c'è solo un viaggio da vivere e continuare.
Ho iniziato a "spacciare poesia" nel 2018. Eravamo quattro ragazzi, studenti di teatro a Parma, ovviamente poveri in canna. Abbiamo deciso di ricopiare a mano alcune mie poesie su carta quadrettata strappata ai quaderni, metterle nel cestino della nostra bici e uscire in piazza. L'emozione nostra e dei passanti sarà un ricordo indelebile: essa mi ha spinta a continuare.
Da allora ho "spacciato poesia" a Roma, Genova, Torino, Verona,Perugia, Napoli, Milano. Città diverse, stessa modalità: si esce per strada e si incontrano le persone. Tante, tante persone. Ecco perché per me Spaccio Poesia è un modo come altri di fare arte e portarla al pubblico: la poesia merita di essere diffusa, ma non per forza attraverso i canali ufficiali.
Talvolta si unisce a me l'attrice Chiara Cappelli, interprete sul palcoscenico della mia e altrui poesia e presente in strada per studiare e sperimentare le più varie attitudini umane. Il nostro percorso artistico si estrinseca in spettacoli di drammaturgia da portare sul palcoscenico, ma si completa con l'attività di strada che serve a darci la linfa per scrivere e interpretare personaggi sempre più veri.
In scena
Grazie alla voce di Chiara Cappelli, Spacciopoesia è anche un reading! Ci esibiamo principalmente in spazi teatrali indipendenti, all'aperto o al chiuso, e nei locali.